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Turim

Síndaca di Torino Sig.ra Chiara Appendino

Sono felice di portare personalmente l’adesione alla prima Giornata Internazionale della Città Educativa da parte della nostra della nostra città che, co-fondatrice della rete internazionale insieme a Barcellona e Rennes, si è costituita Città Educativa sin dal 1990.

Torino è forte di una solida e ben radicata tradizione pedagogica. Sin dagli anni ‘70 e ’80 la città ha compiuto scelte significative in campo educativo, con un grande investimento diretto nei servizi educativi per la prima infanzia (Scuole d’infanzia ma anche Nidi, ricompresi, a differenza che in molte altre città italiane, nel settore educativo e non nel welfare); servizi che incarnano un pensiero pedagogico profondo. Negli stessi anni la città sceglieva anche di fornire un poderoso supporto al sistema scolastico cittadino, con politiche volte ad estendere l’orario di frequenza nelle scuole, a facilitare il percorso scolastico di tutti e tutte con politiche inclusive. Se è impossibile ripercorrere decenni di storia, posso però affermare che per le sue azioni rivolte all’infanzia e all’adolescenza e alla scuola in genere, improntate all’inclusività e all’integrazione, alla partecipazione, alla qualità, e alla tessitura di rapporti attenti con tutti gli attori del territorio, Torino in più occasioni è stata esempio a cui l’Italia e l’Europa hanno guardato con attenzione. Il riconoscimento internazionale più recente è l’inclusione, quale prima città italiana, tra le UNESCO Learning City.

Si tratta di un’eredità positiva, costruita in un lungo percorso, che sono orgogliosa di raccogliere e che intendo rafforzare perché investire in educazione è la miglior risposta alla crisi. Investire in educazione richiede il coraggio di non guardare all’immediato consenso perché le politiche educative mostrano i loro frutti su tempi lunghi.

La Giunta che presiedo crede fortemente nei valori legati alla qualità e alla diffusione dell’istruzione; valori fondanti della società tutta che, e al di là delle diverse opinioni politiche, sono patrimonio della collettività. Il più grande potenziale del sistema educativo non è solo quello di creare cultura e conoscenza ma quello di abbattere le disuguaglianze.

Crediamo nell’importanza del lifelong learning, in processi educativi che non passano solo specificamente dal sistema formale di istruzione ma da molte altri campi: la cultura, lo sport, l’ambiente. Quest’idea di trasversalità dell’educazione attraverso tutti i campi di azione delle politiche cittadine si coniuga bene con il modo di lavorare della nostra Giunta, caratterizzato da una stretta collaborazione tra gli assessorati.

Proprio nei giorni immediatamente precedenti a questa giornata si è svolto qui il Festival dell’Educazione (http://www.comune.torino.it/festivaleducazione/). Circa 4000 persone da tutta Italia hanno partecipato ai lavori (un centinaio tra seminari, workshop, tavole rotonde), che hanno coinvolto oltre 38 relatori nazionali e internazionali, mentre laboratori, mostre, letture, visite e spettacoli sono stati a disposizione di tutta la cittadinanza.

Con questo festival Torino vuole riaffermarsi come luogo di riflessione e di elaborazione sull’educazione: riflessione ed elaborazione che contiamo di proseguire sul piano nazionale ma anche sul quello internazionale.

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